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I dischi da (ri)scoprire

 
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Raider



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MessaggioInviato: Lun Feb 09, 2009 5:50 pm    Oggetto: I dischi da (ri)scoprire Rispondi citando

Apro questo nuovo topic su invito dell'amico Alfredo, sperando di fare cosa gradita a tutti gli utenti di questo forum.
Molto sinteticamente mi occuperò di segnalare tramite questo spazio tutta una serie di uscite discografiche, più o meno note, che abbiano come comun denominatore grande qualità sia artistica che tecnica, cercando di spaziare il più possibile tra i generi musicali così da accontentare qualunque palato.
Il fatto di essere nel mio privato un grande appassionato di musica ed un ascoltatore a 360°, nonchè il fatto di gestire una rivendita di dischi online, mi sono certamente di aiuto in questa iniziativa volta a far conoscere o semplicemente riscoprire molti lavori degni di nota.
Cercherò di postare con cadenza settimanale e di essere quanto più chiaro possibile nel dare riferimenti ed indicazioni varie.





Avion Travel - Bellosguardo (1990)

Apriamo la nostra rassegna con questa sottovalutatissima formazione italiana, qui al primo grande disco della loro discografia. La loro musica si contraddistingue da sempre come un azzeccatissimo mix tra la tradizione melodica mediterranea ed alcune inflessioni mutuate da ambienti "colti" come il jazz, la musica latina ma anche gli ambienti cameristici e da film (forse molti ricordano la "felliniana" Sentimento, con cui il gruppo vinse Sanremo nel 2000, di fatto una delle rarissime circostanze in cui la musica di qualità ha anche avuto una fugace affermazione commerciale....)
Il tutto è poi sottolineato dagli splendidi testi di Peppe Servillo, vero chansonnier italico, la cui penna è sempre in bilico tra poesia ed ironia.
Brani come "Abbassando", "Fumerie del paradiso" o "Dalle stazioni al mare" mostrano una formazione già incredibilmente matura e realmente unica nel proporre una miscela musicale davvero senza confronti nel panorama nazionale. Un gruppo di cui cercherò di commentare altri lavori in futuro.
Ottima anche l'incisione (una piacevole costante nei loro lavori), aiutata anche dal fatto che il gruppo utilizza perlopiù strumenti acustici, comunque catturati su disco con grande sensibilità e senza grossolane compressioni/manipolazioni in sede di mixaggio.
Disponibile nel solo formato CD (Euro 12,50)





Holly Cole Trio - Don't smoke in bed (1993)

Holly Cole è una vocalist di estrazione jazzistica in attività da ormai più di un ventennio, con all'attivo numerosi lavori sempre in bilico tra standard jazz e repertorio mainstream. Ho scelto questo suo album del 1993 in quanto, a mio parere, molto emblematico circa la sua cifra stilistica e molto ispirato anche nella scelta del repertorio.
L'esecuzione tecnica è esemplare, ogni virtuosismo della voce o degli strumentisti risulta sempre funzionale al brano e mai gratuito o fuori luogo. Il timbro della sua voce è molto accattivante, ora morbidissimo ora più incalzante, ma il trio spicca anche per le belle doti di arrangiamento, così che celebri brani come " Get out of town", "Everything you've got", "Je ne t'aime pas" brillano di nuova linfa vitale non risultando così un ennesima e sterile riproposizione.
Il lato tecnico è pressochè esemplare nel ritrarre in modo netto e scultoreo sia voci che strumenti, mantenendo la giusta dose d'aria intorno agli esecutori. Unica piccola pecca potrebbe essere rappresentata da un estremo acuto un pò presente con qualche sibilante ed un estremo basso abbastanza impegnativo malgrado l'esiguo ensemble, ma se il vostro cci è ben tarato e l'ambiente non eccessivamente riverberante tutto sarà a posto.
Questo disco è disponibile al momento su solo CD (Euro 9,00), mentre è fuori catalogo la bella stampa che ne fece la Classic Records qualche anno fa.





Flower Kings - Retropolis (1996)

Guidati dalla carismatica figura del cantante/chitarrista Roine Stolt, già nei Kaipa durante gli anni 70/80, questa formazione svedese si è imposta all'attenzione generale nell'ambito della scena new-prog degli anni novanta come una delle più fantasiose e prolifiche realtà in circolazione. Anche se poi nel corso degli anni i loro lavori patiranno un sensibile calo di ispirazione, vale la pena citare almeno il debutto "Back in the world of adventures" e soprattutto questo "Retropolis", lavoro davvero notevole nel fondere atmosfere e suggestioni tipicamente seventies con una sensibilità esecutiva ed "estetica" molto moderna, mediata dall'utilizzo di strumentazione in parte vintage. La voce di Stolt è un costante richiamo al miglior Roger Waters, mentre le composizioni (tutte abbstanza generose in quanto a minutaggio), brillano per grande coesione strumentale e soluzioni armonico melodiche sempre vincenti, si ascolti ad esempio "There is more to this world" col suo ammaliante intermezzo, oppure "The melting pot", sorta di gran calderone di influenze musicali, o ancora la splendida ballata conclusiva "The road back home", brani che coniugano grande senso melodico a parti più energiche (ma mai "hard") e momenti di grande pathos emotivo con passaggi finemente arrangiati e di ingegnoso songwriting.
Pur trattandosi di un tipico lavoro multitraccia da studio non assistiamo qui al solito "impasto" di strumenti e voci che in genere contraddistingue queste pubblicazioni, ne risulta quindi un disco ben al di sopra della media, con un palcoscenico inevitabilmente artificiale ma con strumenti sempre ben delineati e fedeli nel timbro, ed un ottima dinamica generale.
Il disco esiste nel solo formato CD (Euro 18,00)





Ben Harper - The will to live (1997)

Artista piuttosto celebre a livello internazionale, Ben Harper firma con "The will to live" forse il suo apice artistico. Il suo rock affonda le radici nella più pura tradizione afroamericana, e risulta pertanto contaminato da tutta una serie di umori che rimandano al blues, al folk e al funk nero. Bellissime anche le polverose ballate come "Ashes" o le sferzate Zeppeliniane dell'opener "Faded", ma sarebbe un errore voler sezionare a tutti i costi un lavoro che invece si impone per la clamorosa bellezza del suo insieme, come detto impregnata di molti umori, ma forse per questo ancor più intrigante a livello emotivo.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, ci troviamo dinanzi un lavoro di studio davvero eccellente, che tradisce una sensibilità davvero notevole da parte degli ingegneri del suono coinvolti. Se ne ha percezione soprattutto nei brani di stampo acustico, dove le chitarre, la batteria e la voce sono riprese davvero alla grande, mentre in alcuni altri momenti si ascoltano sonorità un pò volutamente sporche ma sempre entro limiti "audiofili" ampiamente accettabili.
Di questo album esisteva una stampa originale in vinile, ormai da molto tempo fuori catalogo ed oggi piuttosto quotata sul mercato collezionistico. Non mi risultano altre ristampe in vinile, mentre è normalmente disponibile la versione CD, anch'essa fortunatamente molto ben suonante (Euro 8,50).

Ok, per ora è tutto, spero di postare a breve nuovi lavori interessanti.

Un saluto

Giampiero

P.S. I prezzi indicati sono quelli che pratico attraverso la mia attività...chi fosse interessato può visitarla a questo indirizzo:
www.mothrasound.com
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auretrav



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MessaggioInviato: Mer Feb 11, 2009 12:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

Visto che l'ascolto di buona musica è la ragione principale per cui teniamo accesi gli impianti trovo l'iniziativa utile ed apprezzabile....
Magari anche qualche recensione di "classica" non guasterebbe.... Rolling Eyes
Ciao e grazie per il lavoro.
Aurelio
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paride1



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MessaggioInviato: Ven Feb 13, 2009 10:14 am    Oggetto: Rispondi citando

qual è il tuo sito di vendita on-line?
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ciao. paride
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squeeme



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MessaggioInviato: Ven Feb 13, 2009 2:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

paride1 ha scritto:
qual è il tuo sito di vendita on-line?


www.mothrasound.com
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Mirko
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Raider



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MessaggioInviato: Lun Feb 16, 2009 6:10 pm    Oggetto: Rispondi citando

ringrazio le persone che mi hanno scritto in mp e che hanno manifestato apprezzamento per questa iniziativa Wink




Sieges Even - A sense of change (1991)

Oggi vorrei segnalare questa formazione tedesca, un gruppo davvero atipico nel panorama rock, avendo pubblicato prima di questo lavoro due album di metal thrash-progressive (!) per poi uscirsene agli inizi dei 90 con un lavoro completamente diverso e per molti versi sorprendente. Con in formazione un nuovo cantante ed un nuovo chitarrista lo stile vira verso lidi sensibilmente più raffinati e lontanissimi da quanto proposto in precedenza. I riferimenti più prossimi sono da ricercare nei Rush (periodo Hold your fire), specialmente per le figure ritmiche dei vari pezzi, qualcosa dei Police ed una spruzzata di fusion per le parti chitarristiche. Bella anche la voce solista, sempre tesa e vibrante nell'interpretazione e molto valido il versante strumentale, privo di eccessi ma sempre costantemente alla ricerca della soluzione inconsueta, per un album che si segnala più che per il singolo brano per l'eccellente livello medio, anche se una menzione per la stupenda e conclusiva "These empty places" vorrei comunque farla.
Tecnicamente il lavoro si presenta con un equilibrio timbrico che privilegia tonalità medio alte, ed una definizione delle varie voci strumentali molto spinta, il tutto però senza presentare alcuna asprezza o sbilanciamento significativo... risulta invece molto appagante la riproduzione di basso e batteria, un incisione "crystal clear" come direbbero gli americani
Disponibile nel solo formato CD (Euro 10,50)






Oscar Peterson Trio - West side story (1962)

L'Oscar peterson Trio è una delle formazioni più classiche della storia del jazz, e l'adattamento delle musiche di Bernstein riceve in questo disco uno dei trattamenti più riusciti in assoluto, aggiungendosi alla verve dei numeri da ballo originari una notevole dose di potenza pianistica del grande Oscar, nonchè uno swing trascinantissimo garantito dall'eccellente sezione ritmica di Brown e Thigpen. Bellissimo anche l'uso dell'archetto di Brown su "Somewhere" e raffinatissimi gli arrangiamenti di tutti i brani. Questo è inoltre un disco che per la sua "facilità" di ascolto può essere molto indicato per chi si stia da poco accostando al jazz o a chi predilige lavori molto scorrevoli e swinganti.
Il versante tecnico è superbo, specialmente considerando la data di registrazione: il piano di Peterson è al centro, domina la scena con la sua pienezza ed il suo carico di armonici ben preservato, contrabbasso e batteria ai due lati, scuro e corposo il primo, scintillante nei piatti e tesa nelle pelli la seconda, davvero un lavoro di studio eccellente.
Attualmente questo lavoro è disponibile su CD standard Verve (Euro 10,50) o nella più costosa versione SHM giapponese (Euro 38,00) la quale aggiunge un filo di pulizia generale al tutto.
Sono fuori catalogo (e ahimè molto quotate) le ottime ristampe su vinile 180g e CD Gold che ne fece la Dcc negli anni 90, entrambe altrettanto ben suonanti...ma va detto che questo disco suona bene in tutte le salse, inclusa la stampa originale Verve su vinile (stereo), benchè sia oggettivamente difficile trovarne una copia ben conservata.





V.V.A.A. - Espana (A.Argenta L.S.O.) (1959)

Uno dei dischi più famosi della cosidetta età d'oro della stereofonia e di tutto il catalogo Decca. Le esecuzioni sono tutte ben caratterizzate, Il "Capriccio Spagnolo" di R.Korsakov è pieno di vitalità e, anche se a livello propulsivo alcuni direttori hanno saputo far di meglio di Argenta, la presente esecuzione fa risaltare talmente i colori orchestrali da coinvolgere in pieno l'ascoltatore. Buonissime anche le Danze di Moskowsky, mentre la star del disco è senz'altro il brano omonimo di Chabrier, che riceve qui una delle migliori esecuzioni reperibili in catalogo.
Il suono di questo disco è il classico grande suono dei vecchi e migliori Decca: un pò di carenza nelle basse frequenze (ma meno di quanto si possa supporre), alti che non roll-offano ( Smile ) e medie frequenze di sontuosa ricchezza.
Disponibile al momento sia su CD Decca Legend (10,00) che su vinile 180g Speakers Corner (Euro 25,50), entrambi ottimi, ma col vinile in vantaggio di una buona spanna.





Katie Melua - The collection (2008)

Chiudiamo con un disco un pò più disimpegnato ma non meno coinvolgente. Katie Melua è una cantautrice di origine Georgiana, di stanza ora negli Usa, la quale ha già prodotto tre interessantissimi lavori in studio. Ancora non molto conosciuta in Italia ha invece raggiunto all'estero un ottima fama tra le più apprezzate esecutrici attuali. Il suo pop è caratterizzato da grande senso melodico, arrangiamenti scarni ed un uso della voce molto discreto. Ne scaturiscono autentici gioiellini come "Nine millions bycicles","I cried for you" o "Thank you stars", morbidi e un pò sfuggenti ma ricchi di pathos e soprattutto non banali. Questo disco racchiude i brani più interessanti tratti dai suoi lavori in studio ed ha un secondo disco (dvd) con un bel concerto dal vivo.
Un lavoro con cui concedersi una bella pausa da opere più cerebrali, ma che non mancherà di stupire con i suoi molti momenti di ricercata melodia.
Il versante tecnico è, malgrado la provenienza da masters diversi, puttosto omogeneo e fortunatamente attestato su livelli molto godibili. Come in tutti i lavori pop moderni è la voce a stagliarsi in primo piano, ma anche il resto dei musicisti riceve un trattamento "ecologicamente" audiophile.
CD+DVD ad Euro 18,00, niente vinile.

Saluti

Giampiero.
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Raider



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MessaggioInviato: Lun Feb 23, 2009 4:56 pm    Oggetto: Rispondi citando



Patricia Barber - Live / A forthnight in France (2004)

Una delle autrici più stimate e talentuose della scena jazz odierna, Patricia Barber giunge con questo live a celebrare la sua piena maturità artistica, proponendo un lotto di brani variegatissimo che entusiasma per le molteplici emozioni che sa regalare... la musica fluisce ora carezzevole ora più sferzante, con momenti che toccano davvero la poesia ("Dansons la gigue"), e con l'interpretazione della Barber che domina su tutto con la sua notevole classe.
Registrato durante il tour francese del 2004, questa incisione lascia davvero sbalorditi per veridicità ed aderenza al reale, sia quando la voce sussurra leggera che quando l'ensemble si esprime a pieno organico, riproponendo anche il tipico feeling acustico che si respira all'interno dei piccoli jazz club, davvero notevole.
Il disco è disponibile sia in CD Blue Note (Euro 17,50) che nella superba stampa Classic Records su doppio LP pesante (Euro 47,50)





Gryphon - Red queen to gryphon three (1974)

Formazione inglese di estrazione folk-rock che nel 1974 diede alle stampe la loro opera maestra. In questo lavoro i toni folk vengono contaminati con retaggi barocchi e influenze medievali, il tutto innestato su un tessuto rock di base, dando vita a quattro lunghi brani in cui la musica fluisce libera e ricchissima di invenzioni compositive, le quali si susseguono senza soluzione di continuità in una sorta di splendido affresco musicale. Notevole e originalissimo anche il parco strumenti impiegato, con la tipica sezione elettrica affiancata da flauti, bassi tuba e pifferi, più svariati tipi di percussioni. Uno di quei lavori che oggi non potranno più uscire.
Il versante tecnico, pur trattandosi di un lavoro con oltre trent'anni sulle spalle, è decisamente buono e ancora oggi pienamente apprezzabile, in particolare nella riproduzione dei fiati e delle chitarre acustiche, rimarchevoli nella qualità del timbro.
Il disco è disponibile oggi in solo CD (Euro 11,50) mentre chi volesse procurarselo in LP deve necessariamente rivolgersi alle copie originali, non difficili da trovare, ma rischiose in quanto spesso assai sciupate.





Albeniz - Suite espanola (F. De Burgos N.S.O.) (1969)

Briosissima lettura di questa suite di Albeniz, dai caratteri molto folkloristici che ritraggono una Spagna forse un pò da cartolina ma sicuramente ad effetto e accessibile anche a chi con la classica non ha un buon feeling. Analogamente a quanto scritto per "Espana", anche qui la caratterizzazione dell'orchestra è molto congeniale alla materia trattata, e De Burgos si conferma un ottimo direttore, con ottimo piglio ma anche attento ai tanti dettagli e sfumature presenti in questa musica.
Il suono: sontuoso. In dischi come questo la Decca raggiunse risultati per molti versi mai più eguagliati.
Disponibile in LP 180g Speakers Corner (Euro 25,50). Era anche disponibile sia in un vecchio CD Decca (linea "Classic Sound") dal suono però un pò duro e nasale, che nella pregiata ristampa XRCD della Fim, quasi ai livelli del vinile.





Antonio Forcione feat. Sabina Sciubba - Meet me in London (1998)

Antonio Forcione è noto soprattutto al pubblico audiofilo in quanto facente perte da sempre della scuderia Naim, e questo non gli rende giustizia. Perchè tra i tanti e tanti dischi "per audiofili" di bel suono e tediosissimo contenuto, quelli di Forcione sono dischi che ad una presentazione tecnica ineccepibile affiancano anche grande interesse artistico. Per rendersene conto basta ascoltare questo Meet me in London, a cui partecipa la bravissima vocalist partenopea Sabina Sciubba. I brani, che svariano tra standard jazz come "take five" e classici della canzone italiana ed internazionale, sono giocati tutti su arrangiamenti intimistici ma molto raffinati, dove fanno la parte del leone le eccellenti chitarre acustiche di Forcione e la bella voce della Sciubba. Godibilissime anche le interpretazioni.
Tecnicamente il lavoro si presenta come un riferimento assoluto, la voce è piena e calda e l'incisione ne rivela le mille inflessioni, le chitarre suonano con tutte le armoniche che la cassa e quindi l'aria ne propagano, uno splendore.
Disponibile in LP 180g Naim (Euro 23,00)

Alla prossima

Giampiero
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goldring



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MessaggioInviato: Lun Feb 23, 2009 10:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

un applauso a spella mani per la citazione del stupendo disco dei Gryphon! disco stupendo, pura gioia per le orecchie...
miticoooooooooooooo!!!!

ps: questa rubrica musicale mi piace sempre di più, complimenti alla redazione Laughing Laughing Laughing
_________________
Saluti

Luca
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Raider



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MessaggioInviato: Gio Mar 05, 2009 7:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

goldring ha scritto:
ps: questa rubrica musicale mi piace sempre di più, complimenti alla redazione Laughing Laughing Laughing


ti ringrazio per l'apprezzamento, farò del mio meglio per renderla sempre interessante e adatta un pò a tutti i gusti Wink




Carl Nielsen - Aladdin suite, Pan & Syrinx etc. (Willen - South Jutland Orch.) (2005)

Il disco racchiude alcuni brani orchestrali brevi del compositore danese Carl Nielsen, non conosciutissimo ai non cultori della musica classica ma autore di musiche senza alcun dubbio meritevoli di grande attenzione. E in questa raccolta di suites ed overtures c'è davvero di che restare affascinati, dato il carattere molto variegato delle varie opere: molto orientaleggiante la Aladdin Suite, con temi deliziosi e momenti molto maestosi in uno stile reminiscente di Rimsky Korsakov, ma molto belle anche le più personali Helios Overture e Pan e Syrinx...un disco ideale per chi volesse iniziare a scoprire questo autore. Ottima la direzione dello specialista Niklas Willen.
Il suono fa dell'equilibrio la sua dote più spiccata, non indulgendo in spettacolarizzazioni ma anche non mostrando alcuna particolare carenza, ricorda molto il suono dei vecchi Lyrita inglesi, per chi avesse avuto modo di ascoltarne qualcuno, per cui un orchestra ben bilanciata con un equilibrio rigoroso tra le varie sezioni, ma sempre comunque gustosissima.
Disponibile su solo CD (Euro 9,00)






Hugh Masekela - Hope (1994)

Disco piuttosto conosciuto negli ambienti audiofili per via della splendida veste sonora, questo Hope si compone di brani che mescolano influenze etniche (sudafricane in questo caso) con un approccio strumentale di derivazione jazz-blues, dando vita ad una sorta di world music piuttosto intrigante per la sua freschezza e godibilità. Davvero rimarchevole su tutti il leader Masekela, sia per la personalissima timbrica vocale che per le eccellenti doti di trombettista.
Registrazione live di altissimo livello, il che ne ha fatto uno dei dischi più utilizzati nelle fiere per far "cantare" i vari impianti, ma al di là di questo pur pregevole aspetto, direi che il disco merita a prescindere.
Disponibile sia nella costosa ristampa in doppio LP 180g a 45 giri della Analogue Prod. (Euro 60,00) che nell'altrettanto ben suonante CD Triloka (Euro 15,00), il quale aggiunge alcuni brani non presenti nella versione in vinile.






Spock's Beard - The kindness of strangers (1995)

Facenti capo all'istrionica e vulcanica mente compositiva del talentuoso Neil Morse, questa formazione americana si è ritagliata un posto preminente nella scena neo progressive mondiale, grazie a lavori molto ispirati come l'esordio "The light" ed il successivo "Beware of darkness". Questo TKOS porta a compimento la piena maturazione del gruppo, nella cui musica sono rintracciabili elementi di derivazione Kansas e Pink Floyd in particolare, oltrechè Beatles per alcune inflessioni vocali, con qualche incursione nel tipico hard seventies in alcuni momenti. Il tutto è però riletto con buona personalità e soprattutto con idee molto valide, che sfociano in brani davvero notevoli come l'opener "The good don't last", la straordinaria ballata "June" e le due impressionanti suites "Harm's way" e "Flow" poste in chiusura.
L'aspetto tecnico è molto buono in assoluto pur non arrivando a punte di eccellenza in nessun parametro, è uno di quei dischi che ho comunque rivalutato molto dopo l'ascolto sul CCI, il che sighnifica che, pur con alcuni limiti, la timbrica degli strumenti è sostanzialmente corretta ed il lavoro di studio non penalizzante come spesso accade. Un disco che sarebbe comunque delittuoso non possedere se amate il genere....
Disponibile nel solo formato CD (Euro 18,00)






Cassandra Wilson - Traveling miles (1999)

Divenuta oramai una delle più celebri interpreti/autrici della scena jazz odierna, la bravissima Wilson ha sempre rilasciato ottimi lavori con una particolare attenzione all'aspetto sonoro pur non incidendo su una label specificatamente audiophile. Non fa eccezione questo bellissimo "Traveling miles" che, come il titolo suggerisce, riprende alcune composizioni del divino Miles Davis per riproporle riarrangiate e rilette dalla scurissima voce della Wilson.
Ne scaturisce uno dei suoi lavori più sentiti ed ispirati, con delle straordinarie versioni di "When the sun goes down", Seven steps" (ospite la violinista Regina Carter) o l'omrosa title track.
Di pari livello il versante tecnico, con strumenti timbricamente credibili e ben dislocati nel panorama stereofonico, e la voce della Wilson che vale da sola un ascolto.
Attualmente disponibile in CD Blue Note (Euro 17,00), mentre è ormai fuori catalogo la stampa originaria in doppio LP, comunque di livello paritario al dischetto ottico.

Alla prossima

Giampiero
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peppe



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MessaggioInviato: Lun Mar 16, 2009 4:35 pm    Oggetto: Rispondi citando

Raider ha scritto:
[img]



Antonio Forcione feat. Sabina Sciubba - Meet me in London (1998)

Antonio Forcione è noto soprattutto al pubblico audiofilo in quanto facente perte da sempre della scuderia Naim, e questo non gli rende giustizia. Perchè tra i tanti e tanti dischi "per audiofili" di bel suono e tediosissimo contenuto, quelli di Forcione sono dischi che ad una presentazione tecnica ineccepibile affiancano anche grande interesse artistico. Per rendersene conto basta ascoltare questo Meet me in London, a cui partecipa la bravissima vocalist partenopea Sabina Sciubba. I brani, che svariano tra standard jazz come "take five" e classici della canzone italiana ed internazionale, sono giocati tutti su arrangiamenti intimistici ma molto raffinati, dove fanno la parte del leone le eccellenti chitarre acustiche di Forcione e la bella voce della Sciubba. Godibilissime anche le interpretazioni.
Tecnicamente il lavoro si presenta come un riferimento assoluto, la voce è piena e calda e l'incisione ne rivela le mille inflessioni, le chitarre suonano con tutte le armoniche che la cassa e quindi l'aria ne propagano, uno splendore.
Disponibile in LP 180g Naim (Euro 23,00)

Alla prossima

Giampiero


Ciao Giampiero, ho girato per Napoli ma il CD "Meet me in London" non sono riuscito a trovarlo e nemmeno ad ordinarlo. Dov'è reperibile?
Ciao, Peppe.
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paride1



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MessaggioInviato: Mar Mar 17, 2009 11:44 am    Oggetto: Rispondi citando

qui lo trovi
http://cgi.ebay.co.uk
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ciao. paride
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peppe



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MessaggioInviato: Mar Mar 17, 2009 1:35 pm    Oggetto: Rispondi citando

paride1 ha scritto:
qui lo trovi
http://cgi.ebay.co.uk


Grazie, quindi in italia è difficile da trovare!

Peppe
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paride1



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MessaggioInviato: Mar Mar 17, 2009 2:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

non saprei, comunque ho preso un dvd di un concerto di Forcione (consigliatissimo) su ebay uk per circa 15 euro e il cd di Masakela usato su Amazon.com per 6-7 euro
(a Napoli entrambi introvabili)
_________________
ciao. paride
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Raider



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MessaggioInviato: Mar Mar 17, 2009 6:37 pm    Oggetto: Rispondi citando

peppe ha scritto:

Ciao Giampiero, ho girato per Napoli ma il CD "Meet me in London" non sono riuscito a trovarlo e nemmeno ad ordinarlo. Dov'è reperibile?
Ciao, Peppe.


In effetti la versione in CD risulta attualmente fuori catalogo, tramite la mia attività ho al momento disponibile il solo LP...
ad ogni modo se sei solito fare acquisti su internet, lo puoi ancora trovare da qualche venditore estero attraverso eBay, direi che il disco vale certamente una ricerca anche nella versione digitale
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Raider



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MessaggioInviato: Mar Apr 28, 2009 12:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

colgo l'occasione per ringraziare le persone che si sono rivolte a me per i loro acquisti a seguito delle segnalazioni presenti in questo topic, ma anche chi lo ha fatto solo per chiedere semplici informazioni o consigli....trovare riscontro è ovviamente gratificante e costituisce un ulteriore spinta nel proseguo dell'iniziativa. Grazie.





Paolo Conte - Paris milonga (1981)

Uno degli album in studio più importanti della discografia del noto avvocato piemontese, un gioiello di nostalgica poesia e suggestioni di terre lontane, brani meravigliosi come "Via con me", Alle prese con una verde milonga", "Madeleine", un lavoro imprescindibile del pop colto italiano.
L'aspetto sonoro privilegia suoni diretti e naturali, gli strumenti suonano liberi da inutili appesantimenti da post produzione, così come la voce solista, riprodotta con tutto il suo tipico incedere caldo e pigro. Sicuramente uno dei migliori risultati colti dalla Rca a cavallo tra anni 70 ed 80.
Disponibile nel solo formato CD (Euro 10,00), ma io consiglio comunque di andare alla ricerca della vecchia edizione in vinile, non difficile da trovare, e a mio parere più ben suonante in particolare per quanto riguarda la restituzione del contenuto armonico.





V.V.A.A. - Witches brew (1958)

Di questo disco, oltre alla ristampa in vinile Classic Records, ne era circolata solo una stampa audiofila curata dalla Compact Classic su CD Gold negli anni novanta, ora quasi introvabile e costosissima. Soltanto ora la Decca si decide finalmente a pubblicare uno dei gioielli più preziosi della sua sterminata produzione: Witches brew è infatti uno dei dischi più celebri tra gli audiofili melomani per la sua incredibile trasparenza e dinamica. Il rischio era come sempre che il nuovo trasferimento digitale avesse potuto in qualche modo mortificare o anche solo attenuare lo splendore del master originario, ma stavolta la Decca ha lavorato bene, e in barba all'edizione economica il cd suona alla grande non mostrando imbarazzi di fronte alla pur quotatissima stampa 200g americana.
Per il resto poco da dire, tanto la "Tam o'shanter overture" che la "Danza macabra" che il "Witche's ride" sono dei riferimenti ancora oggi, pura gioia per le orecchie.
Disponibile in CD (Euro 9,50)




Diana Krall - Live in Paris (2002)

Su Diana Krall è stato detto di tutto e di più, c'è chi la considera la stella più brillante del panorama jazz odierno e chi la ritiene ingiustamente sopravvalutata....la mia valutazione si pone un pò nel mezzo, nel senso che non tutti i suoi lavori mi fanno impazzire, ma occorre anche ammettere che quando imbrocca l'ispirazione giusta la bella Diana può fare più o meno ciò che vuole....è certamente il caso ad esempio del bellissimo "Girl in the other room" ma anche di questo "Live in Paris", che fotografa la jazzista statunitense in una serie di esibizioni sul suolo francese molto ispirate ed eseguite con grande maestria: swing a go-go, tanta classe, una strizzatina d'occhio al mainstream e la solita bella prova vocale suggellano un disco gradevolissimo e che torna volentieri nel lettore.
L'aspetto tecnico è ai vertici per quanto riguarda le riprese live, dinamica, definizione, verosimiglianza timbrica, non manca davvero nulla.
Disponibile in CD (Euro 10,50) ed in edizione limitata doppio LP 180g (Euro 45,00)





Enchant - A blueprint of the world (1994)

Epigoni dei migliori Marillion, i canadesi Enchant danno alle stampe questo loro primo lavoro in studio sotto la supervisione (e con la produzione) dello stesso Steve Rothery, chitarra del gruppo inglese.
Lo stile, pur reminiscente di alcune soluzioni armoniche tipicamente Marillion, riesce comunque nell'evitare un risultato di mera derivazione, mettendo anzi in mostra la voglia e la capacità di partire da quel sound per sviluppare un discorso personale.
Ne scaturisce un disco davvero emozionante, addirittura splendido nella sua prima parte, con pezzi quali "The thirst", "Catharsis", "Acquaintance" e "Nightime sky" che non potranno non procurare più di un piacevole brivido agli amanti del rock più puro.
Purtroppo la band non è riuscita ad oggi a ripetere questo bel risultato iniziale, fornendo prove di buona forma ma sostanzialmente un pò anonime.
Il versante tecnico rientra nella media delle buone incisioni da studio di questo tipo, con suoni elettrici ben definiti, voce ben stagliata e leggibile e strumenti acustici come la batteria ed alcune chitarre che fanno la loro bella figura.
Disponibile in solo CD (Euro 18,00)


Alla prossima
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Giampiero
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Raider



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MessaggioInviato: Sab Giu 20, 2009 12:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

torno a scrivere qui dopo un pò di tempo, ultimamente sono stato parecchio impegnato...ancora grazie a coloro che mi hanno contattato con le loro richieste Wink





Grieg - Peer Gynt (1959)

Proseguendo con i migliori lavori dell'età d'oro della Decca, è il caso di parlare di quest'edizione del Peer Gynt, considerata ancora oggi una delle letture più idiomatiche dell'affascinante lavoro di Grieg. Lo si può verificare lungo tutta l'esecuzione, con menzioni speciali per la Danza di Anitra con il suo ritmo squisitamente leggero o nel crescendo terremotante dell'Antro della Montagna del Re, davvero una superba esecuzione.
Tecnicamente, il lavoro si presenta meno ravvicinato che negli altri dischi analizzati in precedenza (diciamo un ascolto da metà platea), ma questo non impedisce nè al dettaglio orchestrale di essere ben presente nè alla dinamica generale di sostenere alla grande tutta l'opera. Un altra registrazione Decca da possedere ed apprezzare
Disponibile in solo LP 180g Speakers Corner (Euro 25,50)








Wayne Shorter - Speak no evil (1964)

Un pezzo di storia della musica jazz afroamericana, nonchè forse il capolavoro riconosciuto della discografia di Shorter. Comunque la si voglia mettere è un lavoro da possedere per ogni appassionato che si rispetti. La formazione è di quelle da antologia, oltre a Shorter, Hubbard alla tromba, Hancock al piano , Carter al basso e Jones alla batteria. Brani come "Witch Hunt", "Dance Cadaverous" o "Speak no Evil" sono jazz maiuscolo, di quello che non si fa più insomma.
Registrazione compatta e senza innaturali sbilanciamenti, con ricostruzione prospettica naturale e verosimile, dinamica molto buona... il marchio di Rudy Van Gelder è chiaramente avvgertibile.
Disponibile in CD (ben) rimasterzzato RVG edition (Euro 9,50) o su LP+CD Blue Note (Euro 25,00)






Di Meola/McLaughlin/De Lucia - Friday night in San Francisco Live (1981)

Disco nato senza velleità audiofile ma finito col diventare un lavoro utilizatissimo anche come disco test grazie alla sua notevole trasparenza. Il fatto di avere "solo" tre chitarre acustiche riprese dal vivo di certo aiuta (aiutò) gli ingegneri a produrre questo pregevolissimo lavoro, ma al di là dell'aspetto tecnico piuttosto impressionante va detto che questo disco è pura goduria per tutti gli amanti della sei corde, con tre esecutori che si esibiscono dando fondo a tutto il loro virtuosismo in brani di facile presa.
Disponibile si CD standard (Euro 10,00) o su LP 180g Speakers Corner (Euro 25,50) entrambi molto ben suonanti.






Gentle Giant - Octopus (1972)

Forse la punta di diamante del rock sperimentale inglese degli anni 70, i Gentle Giant hanno prodotto una serie di lavori assolutamente impressionanti e imperdibili per tutti coloro che amano sonorità non convenzionali e commistioni di generi diverso.
Questo Octopus è il primo lavoro della maturità per i GG, impreziosito dalle influenze medievali di "Raconteur Trouadour", "The advent of Panurge", la splendida ballata "Think of me with kindness" o gli strepitosi intrecci vocali di "Knots". Un lavoro immortale.
Eccellente la veste armonica, non sempre curatissima in quegli anni, ma che qui assume connotati di pura ecologia audiofila, con suoni sempre molto semplici e veritieri, ed un ottima resa sulle voci.
Disponibile in CD in varie versioni (da Euro 10,00 a 15,00)


Ad majora

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Giampiero
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afico



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MessaggioInviato: Dom Giu 21, 2009 12:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

Giampiero, se hai "IL LADRO" di Branduardi, ti consiglierei di ascotarlo e poi scrivere 2 righe...FANTASTICO
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Antonio
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MessaggioInviato: Mer Ago 26, 2009 10:40 am    Oggetto: Rispondi citando

afico ha scritto:
Giampiero, se hai "IL LADRO" di Branduardi, ti consiglierei di ascotarlo e poi scrivere 2 righe...FANTASTICO


L'ho recuperato da poco....artisticamente parlando gli preferisco il primo Branduardi, ma al di là del gusto personale è oggettivamente un gran bel lavoro, e concordo pienamente sulla sua qualità tecnica, per cui è da ascriversi tranquillamente tra i titoli da consigliare....grazie per avermelo segnalato Wink






Anglagard - Hybris (1992)

Non ricordo esattamente dove, ma lessi una volta una recensione di questo disco che diceva pressapoco così: "più ci si allontana da questo lavoro e più ci si allontana dal progressive". Basterebbe questo a dare la quota del valore di questo primo disco degli svedesi Anglagard, che, totalmente sconosciuti e lontanissimi da qualsiasi velleità di notorietà danno alle stampe nel lontano 1992 quello che verrà poi definito il più bel disco di prog degli anni novanta, ma seriamente e più in generale, un o dei più grandi esiti del genere di tutti i tempi. Le atmosfere delle ombrose foreste che campeggiano nel booklet allegato rivivono nella musica di questi straordinari musicisti che hanno saputo tradurre le suggestioni della loro terra e delle loro leggende come nessun altro prima di loro.
Ne parlo solo ora perchè dopo anni di fuori catalogo, è finalmente disponibile una bella ristampa cartonata con bonus track, da cogliere al volo viste le quotazioni proibitive ormai raggiunte dalla rara prima stampa in vinile.
E, come se non bastasse, il disco è corredato di un incisione di primissimo livello Wink
Disponibile in solo CD (Euro 22,00)






Offenbach - Gaite parisienne (1954)

E' sempre difficile commentare dischi come questo, molto noti e su cui tutto è stato detto. Rimane però lo stupore per un incisione avvenuta qualcosa come 55 anni fa (quando cioè i dischi stereofonici non erano ancora stati messi in commercio!) e che si permette di suonare come se fosse stata realizzata...domani.
Anzi, per molti versi mantiene caratteristiche che non possiedono neanche le incisioni odierne, tutto è terso, trasparente e soprattutto vivido. Un disco che ogni amante del bel suono dovrebbe possedere.
Disponibile in CD/SACD Rca (Euro 10,50)






Bill Berry & his Ellington All Stars - For Duke (1978)

Pubblicato originariamente in un edizione in vinile "pro-use" dall'etichetta Realtime, questo lavoro si compone di alcune celebri composizioni di Duke Ellington rivisitate dalla big band di Bill Berry.
Disco molto godibile per l'elevata dose di swing presente e dotato di un eccellente ripresa, con grandi fiati in evidenza e grande compattezza generale. La sua natura "pro" ne fa oltrettutto un ottimo strumento dei valutazione d'impianti.
Disponibile in CD (Euro 15,50)





Fabrizio De Andrè - Anime salve (1996)

Commentare mi sembra non solo superfluo, ma perfino irrispettoso, il fatto è che ogni appassionato di musica degno di tal nome, a meno di clamorose idiosincrasie col genere, dovrebbe avere questo capolavoro nella propria discoteca, innanzi tutto perchè è un disco di qualità eccelsa regalatoci da un irripetibile poeta della canzone italiana e poi perchè è anche registrato con grande attenzione audiofila.
E allora, per quei pochi che ancora non si fossero imbattuti nella poesia di Faber, un invito ad ascoltare una delle opere più emozionanti della musica contemporanea italiana.
Disponigile in CD DigipacK (Euro 13,50)

www.mothrasound.com

Buon ascolto
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Giampiero
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MessaggioInviato: Mar Feb 09, 2010 1:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

Mi scuso per il lunghissimo tempo trascorso dall'ultimo aggiornamento, ma ultimamente tra lavoro e famiglia il tempo per postare si è ridotto davvero al lumicino...

Vedo che nel frattempo altri hanno consigliato ottimi dischi, tra cui anche la bravissima Melody Gardot di cui avrei voluto parlare ma che avete già opportunamente segnalato...sottoscrivo comunque la validità tecnico/artistica del suo ultimo lavoro "My one and only thrill" Wink


Oggi vi consiglio i seguenti dischi:



Mercedes Sosa - Misa Criolla (1999)

Opera già conosciuta negli ambienti audiofili grazie all'altrettanto buona incisione che vedeva impegnato Jose Carreras (edita su XRCD), questa Misa Criolla è qui interpretata dalla potente ed emozionante voce di Mercedes Sosa, una vocalist che una volta ascoltata non si dimentica facilmente...
L'eccellenza tecnica della ripresa e la bellezza del coro ne fanno un edizione da non mancare.
Disponibile su CD Mercury a 10,00 Euro




Rickie Lee Jones - Pirates (1981)

Probabilmente il miglior lavoro della celebre cantautrice statunitense, "Pirates" è da sempre considerato come un gioiellino di pop colto, reso particolarissimo dalla voce sensuale e sfuggente della protagonista e dalla indiscussa qualità di brani unici come "We belong together", "Skeletons" o la stessa "Pirates". Molti tacciano la vocalist americana di cantare come una gatta in calore, ma in fondo è proprio questa caratteristica a donarle il quid in più che da sempre la rende celebre.
Colgo l'occasione di parlare di questo disco ora che è disponibile una nuova ristampa in vinile 180g curata dalla Mobile Fidelity, molto bensuonante ed offerta a 29,00 Euro.
L'edizione standard in CD viene invece Euro 8,50 e suona comunque più che dignitosamente, senza raggiungere però lo splendore del padellone nero.




Tommaso Rava Quartet - La dolce vita (2005)

Il quartetto capeggiato dal contrabbassista Giovanni Tommaso e dal trombettista Enrico Rava, più Roberto Gatto alla batteria e Stefano Bollani al piano si cimentano qui in riletture da celebri musiche da film tra cui La Dolce Vita, L'Avventura, Cronaca Familiare ecc.
Il disco è da segnalare per la dedizione e il trasporto con cui i quattro musicisti si sono messi umilmente al servizio della musica e dei temi selezionati; il connubio tra cinema e jazz, non sempre sfruttato al meglio in passato, può ancora dare frutti saporiti in mano alle persone giuste. Davvero ottima anche l'incisione.
Disponibile in CD Euro 16,00


Vi ricordo che potete trovare tutte le opere succitate presso la mia attività:
http://www.mothrasound.com/

buon ascolto
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MessaggioInviato: Gio Mar 04, 2010 9:51 am    Oggetto: Rispondi citando

Nuove segnalazioni:



V.V.A.A. - Balalaika favorites (1962)

Altro titolo storico della serie Mercury Living Presence, appartenente alle registrazioni effettuate dalla casa americana nella (allora) Unione Sovietica. Si tratta di una serie di brani classici russi interpretato da un orchestra di balalaike e percussioni, un disco davvero unico ancorchè probabilmente non per tutti i palati, e dalla straordinartia trasparenza acustica.
Disponibile ora sia in SACD ibrido (Euro 14,00) che nella nuova ristampa 180g Speakers Corner (Euro 25,50)






Bill Evans Trio - Waltz for Debby (1961)

Disco celebre nella discografia Evansiana, registrato magnificamente dal vivo e proprietario di una prestazione artistica straordinaria, uno dei più grandi trii della storia del jazz.
Tecnicamente si respira tutta l'atmosfera live, con dinamiche verosimili e strumenti dalla vivida presenza.
Disponibile su CD (Euro 10,00)






Avion Travel - Opplà (1993)

Torno a parlare di questa storica (e sottovalutatissima) formazione italiana, con quello che è a mio parere il loro miglior disco in studio. I sapori che si mescolano in quest'opera sono dei più variegati, la musica passa dal jazz al pop alle citazioni colte senza soluzione di continuità, tutto è fluido e al posto giusto. Pezzi come "Cuore grammatico", "L'amante improvviso" e "Comico" incorniciano uno dei misconosciuti capolavori della musica italiana recente. Incisione all'altezza del contenuto.
Disponibile su CD (Euro 12,50)

Buoni ascolti


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